12.2.24

 Ormai manca poco. Inizio già a sentirmi sollevato.

31.7.23

Piano piano, si sta fermando tutto. E forse è giusto così.

17.7.23

Sto portando avanti varie cose.

Un po' tutto insieme.

Deciderò sul momento quale sarà la conclusione di tutto questo.

25.5.23

Sono disperato. E sotto Cipralex.

Non so cos'abbiamo fatto di male per meritarci quest'altra sciagura. Un essere immondo che perseguita me e la mia famiglia e vuole farci il maggior danno possibile.

Mi ero ripromesso di non andare mai più a cercarmi gli psicopatici, ne ho avuti già troppi. Ma questa volta è ancora peggio. Una convivenza forzata con un soggetto psichiatrico che mi riattiva tutti i neuroni di difesa estrema e disperata che mi è toccato utilizzare nei casi precedenti.

E che minaccia l'integrità di tutta la mia famiglia. Ora che volevo solo tornare a casa e godermela, dopo tutti questi anni passati a zonzo.

Sono veramente vicino al limite. Molto vicino.

28.2.23

Ieri era il mio onomastico.

Così, tanto per parlare di cazzate. Da cosa siamo definiti? Chi siamo? E perché?

E perché certa gente è fatta in una certa maniera?

E io? Chi sono?

Chi mi sta intorno spesso loda parti di me stesso che quasi non sento praticamente mie. O forse lo erano, forse è solo una specie di traccia lasciata dai ricordi di quello che fui. Se incontrassi qualcuno di nuovo molto probabilmente non noterebbe tutto ciò.

Mi sa che come al solito sono in anticipo di qualche anno sulla crisi esistenziale della decade. 

Ho deciso da tempo di chiudere col lavoro dipendente, vorrei far partire ufficialmente la mia attività artigianale ma non ne ho voglia, provo sconforto, i piccoli intoppi mi sembrano ostacoli insormontabili, non ci trovo il senso. 

Gli amici sono lontani, fisicamente tutti, relazionalmente sempre di più. Non mi va di farmene di nuovi. Mi sono abituato o forse sto bene a stare da solo. Ho anche una paura folle di scontrarmi di nuovo coi lati malati o aggressivi degli altri. Vorrei stare "così, come una cosa posata in un angolo e dimenticata" [cit].

Spendo sempre un sacco di energie per ricacciare giù i bocconi amari che ho dovuto ingoiare negli anni. Su quello, purtroppo, non ho una soluzione. Ho sempre funzionato così. Gli errori del passato mi affliggono come un fardello. Non tutti, però: ogni tanto riesco comunque a schiarirmi gli occhi e gettare uno sguardo nuovo sulle cose. Ma spesso la vista torna ad appannarsi in fretta.

Sono tornato ad abitare con i miei e non prevedo di andarmene per il breve/medio periodo. Mi sento cullato e forse sto recuperando tutti gli anni passati a non parlarsi. Voglio vivermeli, stanno visibilmente invecchiando. Un giorno non ci saranno più, e chi sarò io quel giorno?

Resto comunque chiuso a riccio, come a proteggere quelle grosse cicatrici recenti che non ho il coraggio di controllare. Non fanno più molto male, ma non so se siano ancora fresche.

Anch'io mi guardo allo specchio e mi vedo invecchiare, e non bene. Pazienza. Tanto non devo farmi vedere da nessuno. Mi piaccio di meno? Si. Evvabè. Tanto quando mi piacevo di più, e piacevo di più agli altri, non è che abbia realizzato tutte ste grandi imprese sentimental-sociali. 

A PROPOSITO. Parlando di sentimenti. Su quel discorso sembra proprio che io ci abbia messo la parola fine. Non ne vedo il senso e ho paura. Il giorno che smetterò di aver paura continuerò a non vederci un senso. Non credo ci sia molto altro da dire.

Mi piaceva di più quando consideravo il suicidio come opzione, rendeva tutto più frizzante e anche più facile da sopportare. Quel pensiero mi faceva da valvola di sfogo di emergenza. Al limite mi ammazzo, mi dicevo, e allora chissenefrega, tiriamo avanti. Ora che mi è passata la voglia anche di quello, la mia trasformazione in vecchio solitario che tirerà a campare per inerzia fino alla fine può proseguire senza intoppi.

Ironico che io abbia quest'immagine mentale di me fin da piccolo, di finire così. Ne sono sempre stato terrorizzato. Ho sempre fatto di tutto per far prendere alla mia vita strade che non mi avessero portato a diventarci. 

Ma forse, Nostradamus si nasce. E io lo nacqui.

[cit e chiudo.]

7.2.23

Uno si sforza per cercare di farsi tornare un po' di fiducia nel genere umano...


E niente oh, sempre scatarrate di merda negli occhi si ricevono. Ma andatevene tutti affanculo porcaccio di quel dio scannato, spero di diventare la prossima Wanna Marchi, a farvi piangere come i vitelli dopo che vi ho prosciugato fino all'ultima goccia di sangue che tenete nel vostro inutile corpo. 

 

FATE CAGARE

2.11.22

Io ve l'ho detto e ve lo ripeto...

Niente ha senso. E se anche ti sforzi, cerchi di trovarne uno...

Comunque niente, NIENTE ha senso.

18.10.22

Ce n'è abbastanza da sentirsi male.

Ma sai cos'è? Io posso anche provarci a trovare una soluzione, o almeno sognarne una, fare un passo in avanti. La verità è che non ha senso. Non c'è più un senso. La mia vita doveva finire 6 anni e 13 giorni fa, ma così non è stato, e si è generato un bug. Letteralmente. E' come far cadere Super Mario in un buco, e invece di andare in game over il gioco resta bloccato lì.

Da quel giorno, non faccio altro che sopravvivere. La mia parte biologica resta in vita.

Sapevo di qualche specie animale (qualche tipo di insetto o piccolo rettile/mammifero credo) che davanti a un grosso shock o prospettive di pericolo imminente gli si ferma il cuore e crepa all'istante. 

Sarebbe così logico. Beati loro.

4.8.22

Bene così

 A pisciare fuori dal vaso ci si rimette sempre. Il mondo ha preso una brutta piega, e ad analizzare bene gli infiniti aspetti di questa crisi totale si può riconoscere chiaramente un pattern: lo squilibrio prima o poi presenta il conto.

Sono molto contento che le pandemie inizino a falciare la popolazione, che presto la terza guerra mondiale ribalterà la realtà così come la conosciamo. Alla fine siamo tutti responsabili. Siamo soltanto una massa di animali un po' più senzienti del normale. Il mondo è sempre andato così, dovunque e in ogni epoca. Che l'evoluzione naturale continui il suo inesorabile corso!

Tra l'altro ultimamente ho avuto una specie di risveglio cosciente, un flash, una rivelazione, che mi ha permesso di avere una visione chiara sul mondo e sulla società in cui viviamo. Se mi va e se riuscirò a condensarla a parole, la scriverò qui.


Per adesso, bene così.

15.10.21

Io, ho chiuso.

Tanto non ha senso.

E' solo un'estenuante viaggio tra queste psiche disastrate. Crescite bloccate in età prepuberale o giù di lì. Traumatizzati. Incapaci di assolvere allo scopo biologico a cui la nostra specie è destinata: la riproduzione. La solitudine latente in tutti noi. Chi più, chi meno, ma tutti l'avvertiamo, come un cupo rombo di sottofondo. Non c'è bisogno di spiegazioni. "L'equilibrio si vede da sé, si avverte immediatamente" diceva Battiato, ed è perfettamente vero. Noi invece, ci riconosciamo dalle nostre ferite, dalle nostre amputazioni, dai nostri traumi. E' questo secondo me il vero radar, altro che cogliere atteggiamenti, modi di vestire, voce o gestualità. 

Unioni sterili, che portano a sceglierci unicamente quando riusciamo a trovare qualcuno i cui traumi si incastrano coi nostri. Rapporti di mutua dipendenza senza senso né maturità. In questo senso anche intercambiabili, data la loro natura di inconscia convenienza. Esasperati fino al cannibalismo sessuale.

Traumatizzati che nascondono le proprie voragini dietro vomitevoli comportamenti autoscusanti, che tentano di coprirsi mettendo in mostra i propri ninnoli. Cazzate, oggetti materiali veri e propri, stili di vita, status, fetish, pensieri preconfezionati, ognuno ha il suo cazzo di ninnolo che pensa possa dare agli altri una visione di sé stesso migliore - o più lontana possibile - dalla realtà.

Traumatizzati, ma arrivati all'età adulta con una percezione del mondo tutto sommato lucida: ed è lì che nascono i problemi veri. Ci accorgiamo di cosa ci manca. Di cosa non avremo mai. E allora pretendiamo di poter fare "come fanno i grandi": sposiamoci, adottiamo, figliamo. Tutto giusto per carità, ma per una volta cerchiamo di andare leggermente oltre al concetto di base, analizziamo la questione nel suo insieme, a partire dalle sue radici. 

Non potremo MAI essere come "i grandi". Cioè gli etero. Lo sappiamo benissimo. E' solo un mix di ipocrisia e disperazione che ci porta a voler credere al contrario.

E io, odio l'ipocrisia. QUESTA ipocrisia.

Non voglio più sentirmi parte di tutto questo.

Continuerò ad esistere in quanto essere vivente, finché la salute o il destino me lo permetteranno, ma mi rifiuto di portare avanti questa follia, almeno per quanto riguarda me. 

Esisterò, senza più vivere. Come d'altra parte sto facendo ormai da un bel po' di tempo. 

Basta.

18.7.21

 Non puoi rimontare a cavallo se ti sei spezzato le gambe cadendo.

2.6.21

Le circostanze cambiano, il contenuto non più di tanto.

Non sono mai sentito così tanto ridotto all'angolo dalla vita. Ero più abituato a subire questo trattamento da me stesso. Ora è tutto reale, concreto.

Cerco di recuperare terreno, e ogni nuovo millimetro guadagnato mi si sfalda sotto ai piedi.

Mi sento tanto solo e ormai incapace di comunicare. Sono diventato l'ombra di me stesso. Non mi riconosco e non mi si riconosce più.

Sto accettando compromessi ma non stanno portando a una maggiore serenità, anzi.

Per di più, vedo il mondo intorno a me con occhi sempre più disillusi. Sono amareggiato, attonito. A che serve lottare per reinserirsi in una società ormai completamente persa?

Le persone che ho intorno. Vedo la ricerca spasmodica e disperata dell'altro, sforzi tossici, relazioni che si basano sulla paura e sulla dipendenza reciproca. E io che volevo reimparare a vivere ispirandomi a un modello sano. Che a questo punto non credo possa esistere, confermando le mie più tetre teorie.

Con queste premesse, guardare al futuro è più simile al guardare un film horror- distopico. 


Se mi fossi tolto di mezzo 5 anni fa, almeno sarei morto innocente. Non avrei vissuto il crollo totale di ogni aspetto della mia vita, né avrei mai conosciuto di persona il baratro massimo del tradimento. 

 

Bell'acquisto che ho fatto.

28.3.21

Bandiera bianca

 Io mi sono ufficialmente arreso. Da qualche settimana, ormai non faccio altro che attendere che i frutti di tutti i miei sforzi degli ultimi mesi arrivino. Oppure no.

Fa lo stesso. Quello che potevo fare, l'ho fatto. Quello che riuscivo. 

Devo soltanto andare incontro al mio destino evidentemente, e in anticipo. Come al solito credevo di migliorare le cose, ma forse anche stavolta mi sbagliavo. E allora, perché continuare a lottare contro i mulini a vento?

Farò ciò che devo fare. Anno Domini 2021, io non vi ascolto più. Il metro di giudizio sulle proprie scelte non può essere altro che PERSONALE.

 

A risentirci.

2.1.21

Thanatos è di nuovo in vantaggio. Sta vincendo.

25.12.20

Toh, eccolo lì! Il bocchinaro! I BOCCHINI, c'hai presente? Ma certo che c'hai presente. Mortacci tua e de tutti quelli che te gravitano intorno. Ce la farò prima o poi?

Ah già, buon Natale. Rispetto al 25 dicembre di un anno fa sto comunque una merda, ma peggio. Chi l'avrebbe mai detto? E poi mi dicono tutti che sono un pessimista. Ma andatevene tutti a fanculo.

 
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